La Galleria del Futurismo
Un nuovo racconto per il Museo del Novecento
Riapre al pubblico dal 1° ottobre la Galleria del Futurismo, ultima tappa del progetto di riallestimento del percorso del Museo a 10 anni dalla sua apertura.
Il salone al secondo piano del Museo si presenta oggi completamente rinnovato, sia negli spazi sia nel percorso espositivo. La nuova Galleria del Futurismo è stata interamente ridisegnata, arrivando a definire nuovi parametri nel dialogo tra le opere e lo spazio della Sala delle Colonne, fortemente connotata dalla fisionomia architettonica dell’Arengario. Sono stati eliminati i tramezzi in corian ed è scomparsa la tappezzeria alle pareti, sostituita da un luminoso grigio chiaro. Se nell’allestimento del 2010 era infatti esplicita la volontà di leggere i capolavori del Primo Novecento all’interno di spazi intimi, che rimandavano agli interni delle case borghesi, nel nuovo riallestimento la Sala riacquista la propria vocazione monumentale, grazie al sistema allestitivo e illuminotecnico a cura di Italo Rota con Alessandro Pedretti. Il nuovo sistema di illuminazione innovativo, che abbina una luce diffusa ad accenti puntuali sulle singole opere, è stato realizzato da Artemide appositamente per il Museo del Novecento.
La riapertura della Galleria chiude un percorso iniziato nel 2017 e curato da Anna Maria Montaldo e dal Comitato scientifico, composto da Flavio Fergonzi, Danka Giacon, Maria Grazia Messina, Antonello Negri, Iolanda Ratti e Claudio Salsi. Il progetto ha interessato tutte le sale ed è avanzato per tappe. Nel febbraio 2019 è stato inaugurato il nuovo allestimento della collezione Marino Marini e degli spazi al quarto piano (ala di Palazzo Reale), cioè le sale dedicate all’arte dalla fine degli anni Cinquanta fino alle soglie degli anni Ottanta. La seconda tappa è stata l’apertura, nel marzo 2021, dei nuovi spazi riallestiti al quarto e quinto piano del Museo, dedicati al periodo compreso tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta.